GIOVANINSIEME

1990 - 2000

Una storia di ordinaria straordinarietà

 

 

1. 

1987-1990.

I PRODROMI DI UNA GRANDE AVVENTURA

      
 1.1 Breve giro storico-turistico di San Giovanni Galermo  

Gli anni '90 da noi, per fortuna, iniziarono nell’87. Un nuovo parroco fu mandato dall'arcivescovo per sostituire la buon anima di padre Orazio Lombardo, primo parroco di San Giovanni Battista, in San Giovanni Galermo, paesino agrumicolo alle prime pendici dell'Etna, devastato dalla speculazione edilizia degli anni Settanta-Ottanta e ridotto a sobborgo dormitorio. Nell'87 contava già 14.000 abitanti ed era completamente inglobato nella città di Catania.

 
San Giovanni Galermo

 

Quartiere di periferia e però paese. Palazzacci popolari essenziali, condomini di cooperative edilizie con cancellazzi automatici, ma anche case coloniche; case di paese con tetti bassi e portali in pietra lavica dove nel cortile ci metti la macchina, e giardini con le "saje" dove i ragazzi stanchi e accaldati dal pallone giocato in strada potevano berci e sprofondarci il viso fino a ghiacciarlo.

Gente di paese: i Di Guardo, gli Aiello, i Marino, i Lombardo e gente piovuta dai quartieri popolari che scoppiavano, gente poi che laboriosa e tenace era riuscita a farsi la casetta dopo anni di sacrifici, anche se in periferia: esperienze diverse, aperture e arroccamenti, gelosie, diffidenze e simpatie. Umanità varia, unica ricchezza di San Giovanni Galermo. Dove non c'è praticamente nulla. Non un parco, non una piazza, non un cinema (anzi sì, ma chiude presto, sostituito dalla sala giochi), non un campo sportivo. Niente guardia medica, né polizia. Nulla. Solo cemento, asfalto e gente. Tanta. E una parrocchia dove l'effetto "parroco nuovo" avvicina qualche decina di giovani a quei pochi che ci vanno già per fare amicizia e prendere il fresco in estate.

 

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